Per commemorare il settecentenario della morte di Dante Alighieri, abbiamo pensato ad viaggio articolato in due parti. La prima ci porterà in Toscana; la seconda si svolgerà a Ravenna, dove il Poeta visse gli ultimi anni e dove fu sepolto.
In Firenze passeggeremo per la città alla ricerca dei luoghi in cui Egli visse e operò. La città, dove nacque , la città che gli diede gli onori e la gloria, ma che seppe anche cacciarlo ed esiliarlo.
In Firenze Dante era conosciuto e stimato come intellettuale, benestante. Si dedicò alla vita politica, nel fragile e cruento momento delle lotte tra guelfi e ghibellini. Divenne priore; fu valido ambasciatore.
Proprio in questa veste fu inviato a San Gimignano, allora Comune molto potente e ricco.
Oggi, questa meravigliosa città, quasi ancora intatta, nella suo aspetto edilizio, tanto da essere considerata un esempio di architettura di età comunale, è patrimonio dell’ umanità Unesco.
Come sempre, non ci ridurremo ad un semplice spostamento per andare a vedere luoghi bellissimi, ma ripercorreremo la vita di uomo, famoso ancora oggi; un uomo illustre, abbastanza facoltoso, che ad un certo punto si vede sradicato dal proprio territorio, dai propri beni, dagli affetti e forzatamente, ingiustamente, deve allontanarsi.
Il nostro viaggio si snoda nei sentimenti, nelle aspettative di chi deve lasciare casa per sistemarsi altrove. . . il viaggio forzato, non di piacere. Un tipo di viaggio che ancora ai nostri tempi è praticato, ahimè!
Non trovate anche Voi?